IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Con quella faccia un po così

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Giancarlo on Flickr.

GENOVA PER NOI (Conte – Lauzi)

Con quella faccia un po’ così,
quell’espressione un po’ così
che abbiamo noi prima di andare a Genova
e ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non ci inghiotte e non torniamo più.

Eppur parenti siamo un po’
di quella gente che c’è lì
che in fondo, in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa
quel mare scuro
che si muove anche di notte
e non sta fermo mai.

Genova per noi,
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo,
è un’idea come un’altra….ah, la la la la la la

Ma quella faccia un po’ così
quell’espressione un po’ così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l’annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po’ randagi ci sentiamo noi.

Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia
E intanto nell’ombra dei loro armadi,
tengono lini e vecchie lavande…
Lasciaci tornare ai nostri temporali,
Genova ha i giorni tutti uguali.

In un’immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
i gamberoni rossi sono un sogno,
e il sole è un lampo giallo al parabrise

Con quella faccia un po’ così,
quell’espressione un po’ così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova…..