Quante storie in una immagine
Un’immagine come tante di una demolizione, un’immagine senza senso artistico e per il 99,9999% della popolazione del mondo anche dal punto di vista documentaristico. Ma per molti di coloro che accederanno a questa pagina, questa immagine rappresenta un agglomerato di ricordi, di emozioni e di aneddoti che difficilmente si potrebbe ritrovare in un’altra immagine. Ognuna di queste porte potrebbe raccontare tante storie quanti sono le persone che le hanno varcate moltiplicate per buona parte dei giorni della loro vita …. e quante storie hanno ascoltato i sedili in travertino che ancora si intravvedono dietro le inferriate di protezione… Sulla destra a putiga i du vinu per i più anziani…e poi il bar di Livio negli anni 60/70….Sulla sinistra la porta della merceria di Maria i Papale. …ma per molti giovanissimi sessantottini la prima sezione della FGCI e del PCI prima del trasferimento al piano superiore….e immediatamente sopra il balcone dei comizi rigorosamente di sinistra con tutti gli annessi e connessi che sarebbe impossibile raccontare in un solo volume anche abbastanza corposo. Bisognerebbe raccontare quello che avveniva su quel balcone, ma ancora più interessante quello che avveniva dentro e soprattutto quello che avveniva sul balcone di fronte. …e poi sulla destra, non visibile nella foto, la scala delle combriccole nottambule e per i più anziani il forno a legna.
Una sola foto, miglia, milioni di flash nella memoria….
E poi un’altra immagine e tutto questo scompare, e per quelli che vengono dopo tutto quanto ho raccontato prima diventa una storia sola: la storia del giorno che hanno allargato la piazza!