IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Quelli della 285

C’è stato un tempo in cui se si voleva avere un lavoro, o quantomeno sperare di averne uno, si doveva accettare di essere catalogati con un numero: quello della legge con la quale si veniva assunti e della relativa graduatoria. Nella maggior parte dei casi erano solo palliativi… una specie di reddito di cittadinanza ante litteram… ma servivano a dare un po di sollievo economico a quei giovani che per un motivo o per l’altro non avevano ancora deciso di scegliere l’unica strada veramente possibile per i giovani meridionali: l’emigrazione. Erano però forme di aggregazione che rendevano viva San Mauro facendo nascere, quasi per reazione una serie di iniziative che niente avevano a che fare con la legge istitutiva ma che rendevano il nostro paese abitabile e vivibile…. io non so se quelli delle foto che pubblico sotto sono della 285 o della 286 o della  n elevata alla settima ma di sicuro […]

Quante storie in una immagine

Un’immagine come tante di una demolizione, un’immagine senza senso artistico e per il 99,9999% della popolazione del mondo anche dal punto di vista documentaristico. Ma per molti di coloro che accederanno a questa pagina, questa immagine rappresenta un agglomerato di ricordi, di emozioni e di aneddoti che difficilmente si potrebbe ritrovare in un’altra immagine. Ognuna di queste porte  potrebbe raccontare tante storie quanti sono le persone che le hanno varcate moltiplicate per buona parte dei giorni della loro vita …. e quante storie hanno ascoltato i sedili in travertino che ancora si intravvedono dietro le inferriate di protezione… Sulla destra a putiga i du vinu per i più anziani…e poi il bar di Livio negli anni 60/70….Sulla sinistra la porta della merceria di Maria i Papale. …ma per molti giovanissimi sessantottini la prima sezione della FGCI e del PCI prima del trasferimento al piano superiore….e immediatamente sopra il balcone dei […]

Il verde pubblico negli anni 80

C’è stato un tempo in cui gli amministratori comunali decisero che il verde pubblico scarseggia va entro i confini del borgo e la mano d’opera anche…e allora perché non unire le forze e creare un po d’ombra negli angoli del paese più desolati…. Assessori, consiglieri, forestali ed operatori ecologici uniti verso l’obiettivo del verde pubblico. ..E allora…. Amidé e Totonni Giuanni. … Biasi e Lorenzu.