IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

40 anni di fotografia

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40 anni di fotografie…Una seconda vita… una storia infinita di fotogrammi che scandiscono come un orologio di celluloide e di pixel ogni giorno di questi lunghi 40 anni. Ho nella testa una lanterna magica che gira continuamente illuminando lo schermo della memoria come un vecchio carosello diaporama degli anni 70. La lanterna gira continuamente facendo scorrere momenti e storie che solo io riesco a distinguere senza bisogno di rallentare il vortice che altri non potrebbero sopportare… e poi, come in una proiezione dia,  il telecomando si aziona per fermare la sequenza su quel fotogramma che mi riporta indietro nel tempo… In fondo la fotografia è una macchina temporale individuale dove la realtà storica si fa tutt’uno con il film impresso nella memoria. Ed in questi momenti che la macchina fotografica cessa di esistere lasciando il posto alla macchina virtuale presente nella mente del fotografo. Senza questa macchina mentale l’immagine fotografica sarebbe soltanto la riproduzione di un istante qualsiasi di un’esistenza qualsiasi,  in un mondo qualsiasi. Fotografare è un assicurarsi un ritorno… e un dipanare il filo d’Arianna che ti aiuta a ritrovare la strada percorsa nel labirinto ingannevole della memoria. Ogni fotografia è un viaggio a ritroso nel passato ma solo per il fotografo rappresenta una sosta della propria macchina del tempo. E senza saperlo il fotografo si dota di meccanismi che renderanno più agevoli questi viaggi anche se la motivazione immediata è quella di perfezionare la cattura dell’istante e nient’altro distrae da quest’obbiettivo. 40 anni di albe e tramonti, di appostamenti e colpi di fortuna, di volti e personaggi, di ricerca di luci e di ombre, di strade, terre e cose che non esistono più se non nel mio carosello. E allora questi 40 anni sono serviti a costruirmi quel palcoscenico dove io solo sono mago e spettatore, di uno spettacolo a cui ogni tanto decido di invitare qualcuno… all’inizio, infatti, questo era lo spettacolo della lanterna magica… e poi fu il cinema!

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