IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Reperti

Ogni tanto, e soprattutto quando non te lo aspetti, riaffiorano dal passato reperti di un mondo che le nuove generazioni possono soltanto provare ad immaginare. Reperti che nella memoria della mia generazione scatenano una serie di fuochi d’artificio di collegamenti con cose, persone, atmosfere, suoni e discorsi che trovano spazio e razionalità soltanto nella mente di chi ha vissuto quel mondo da cui il reperto proviene. È come fossili viventi riaffioriamo insieme all’oggetto trovato. È una semplice marca per i certificati comunali ti riporta all’odore dell’inchiostro di china nei calamai aperti su una scrivania piena di carte e di raccoglitori; alla voce di persone che ti parlavano senza alzare gli occhi dal foglio su cui scrivevano, alla visione di persone con la giacca e il cappello anche d’estate e allo scalpiccio delle scarpe chiodate sui gradini di pietra. Non è la nostalgia di un mondo che sai non ritornerà mai […]

Ciao Cì

C’è una parte scanzonata del mio carattere che mi è venuta fuori, quasi per forza, quando, appena uscito da una fanciullezza timida e impacciata, ho cominciato a frequentare la famiglia Cosco: Mastro Gigino, Mastro Turu, e poi fino a poco tempo fa, Ciccio. L’allegria, la risata, quella sottile ironia, certe volte non proprio sottile e non tanto velata, che mostravano il volto di un mondo che non va preso troppo sul serio per evitare che diventi opprimente invece che vivibile. Marianna era il loro inno e nello stesso tempo il grido di battaglia e risuona nella mia mente ogni volta che la pesantezza si fa sentire. Mi bastava uscire un momento e lo incontravo, Ciccio, insieme all’inseparabile Mastru Giuganni, appena dopo la lamia, aru spuntuni. E giù racconti, aneddoti, canzoni e ricordi rielaborati con la quella teatralità che in lui era innata e che rendeva divertenti anche i fatti più […]