Contagio….
In effetti di un vero e proprio contagio si trattava; solo che io non potevo saperlo, non potevo nemmeno lontanamente immaginare che per il solo toccarla mi sarebbe rimasta attaccata tutta la vita. La Comet era attaccata al collo di quello strano signore con il cappello bianco e i pantaloni così colorati da sembrarmi sguaiato quasi quanto il suo modo di parlare pieno di vocaboli incomprensibili inseriti in un tentativo mal riuscito di dialetto e di italiano che nemmeno i più asini della mia classe… E continuava a ripetermi: Babi, i bbó i dollár, pigghjiatilli i dollár, babi! La donna che gli stava accanto continuava a lisciarmi i boccoli sopra la testa e mi faceva segno di prenderli, i dollár, ma io avevo occhi e pensieri solo per lei: La Comet! Mio nonno mi raccontava di queste piccole macchine fotografiche che aveva visto al collo dei giornalisti in Albania e […]