IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

L'Ombrellaru

C’è stato un tempo in cui l’ombrello era un accessorio importante della vita dell’uomo, come il cappello, il manto, e le scarpe. Un accessorio a cui erano richieste solo tre virtù: robustezza, durata, efficienza! Tutto il resto, la bellezza, i colori, l’eleganza, erano fronzoli inutili che la civiltà contadina non riconosceva come necessari. Del resto, il colore era sempre uno solo: nero! La parità dei sessi era dimostrata dal fatto che fosse unico per tutti, maschi e femmine, e la democrazia era garantita dal fatto che molto spesso ve n’era un solo esemplare disponibile per tutta la famiglia. La sua struttura era quanto di più semplice si fosse potuto inventare: un telo nero, una serie di stecche di ferro di dimensioni diverse, un anello di sscorrimento, alcuni pezzi di ferro acciaioso, e un manico di legno più o meno pregiato. Un attrezzo così povero non richiedeva un mestiere molto specialistico con attrezzature complesse […]

U Quadararu

Il lavoro del “quadararu”, come la stragrande maggioranza dei mestieri artigianali, nel passato ha avuto una grande importanza riuscendo a soddisfare tutti quei bisogni di cui una famiglia necessitava. Se si escludevano quei pochi momenti in cui la sua arte era richiesta per la realizzazione delle opere di raccolta delle acque piovane, molto spesso appannaggio delle case signorili o comunque benestanti, la sua attività principale era relativa alla produzione e riparazione di utensili casalinghi e legati alla produzione e alla conservazione dei prodotti agricoli. Gli oggetti, oltre che di rame zincata, erano anche di rame rossa come “le pompe” per irrorare i vigneti, i pescheti e altri tipi di frutta, Il lavoro veniva così svolto: su un foglio di lamiera applicava le forme per ottenere la grandezza del “quadaru” desiderato e con un bulino disegnava i pezzi; poi con una cesoia li ritagliava, li piegava, li modellava, e li saldava. […]

Cchi d’è ru ballottaggiu?

Catirì! Vida ca ija niasciu! A ra jiazza cci su i comizii ppi ru ballottaggiu e ppi ru referendum! – Ohi Giggì, e cchi d’è ru ballottaggiu? Giginu Coraisima rimaneva sempre impasamato di fronte alla disarmante ignoranza della moglie, anche se nel corso degli anni questa si era sempre palesata nonostante i suoi tentativi certosini di farle capire i rudimenti di quella che lui considerava l’arte della politica. Non si era mai capacitato di tanta ottusità nella mente di una donna che per altri versi si era dimostrata più intelligente e pragmatica di lui. A questa deficienza della moglie, del resto, lui faceva risalire l’inizio delle sue sfortune politiche dato che è notorio, accanto ad un grande uomo c’è sempre una grande donna! Ecco, a lui era venuta a mancare proprio la grande donna, ed era per questo che nonostante i suoi trascorsi di militanza rivoluzionaria non era mai riuscito […]