IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

E la strada del mare?

Le 206 curve sono ancora la E la strada del mare? Morta prima ancora di nascere ! Sembrava cosa fatta, invece s’è rivelata la beffa del secolo appena passato e di quello che stiamo vivendo. Probabilmente le ragioni di ciò che sta accadendo intorno a questo progetto abortito, non sono né politiche, né amministrative, bensì ereditarie, tradizionali, ovvero cause che il pentolone della rassegnazione nostrana conosce molto bene; forse proprio a questo è dovuto tutto questo silenzio intorno a questi interminabili lavori. Per molti versi questa malcostruenda minuscola arteria, sia nei giovani che negli adulti, in verità non è mai apparsa al pari di una semplice, banale strada come se ne costruiscono facilmente, e in poco tempo, migliaia in giro per il mondo; questa strada, sin dall’inizio ha rappresentato per molti una sorta di monumentale extra grazia a cui rivolgere deferenti pensieri di venerazione, proprio come si fa per le cose […]

Il figlio 

Un giovane, dopo anni di lontananza, ritorna ella terra d’origine dove ancora vivono i suoi genitori; ritrova così la vecchia casa che lo ha visto nascere e crescere, la campagna dove ha trascorso gli anni della fanciullezza, il mondo di immagini e di affetti che costituiscono il suo patrimonio di memoria. Ma qualcosa in lui è cambiato, facendolo diverso da quello che era prima di partire: infatti pur provando all’inizio un moto di affettuosa attrazione verso quel mondo di uomini e cose immerso in una immobilità senza tempo, finisce poi per sentirsene ormai definitivamente distaccato. E il sapere che la ragazza da lui amata si è sposata con un altro, non è che l’occasione che gli fa prendere coscienza di tale distacco. Questo,in sintesi, il fatto narrato nel racconto “Il figlio” di Antonio Altomonte, i cui significati sono vanno ben al di là della vicenda in sé e per sé: […]

I fantasmi nel Sud

07/06/2007 “ Fantasmi nel sud” di Giuseppe Gironda racconta la rottura di un secolare equilibrio socio-culturale. Un vecchio contadino che con la Riforma Agraria ha finalmente conquistato il diritto possedere un “suo” pezzo di terra, è in aperto contrasto con il figlio che, abbagliato dalle immagini di processo e di benessere mostratigli dalla televisione, non vede l’ora di emigrare per fare anche suoi questo progresso e benessere. Pertanto, nel racconto di Gironda si scontrano in modo veramente significativo due mentalità: quella del vecchio bracciante che, indissolubilmente legato al mondo della terra e dopo una vita in gran parte trascorsa a sudare sulla “roba” altrui, vede il lottato riscatto suo e della sua famiglia nel possesso di un podere, e quella del giovane che, non avendo vissuto la storia di sfruttamento, di emarginazione di isolamento del padre, ed essendo di una generazione che ormai ha reciso tutti i legami con il […]