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Asfaltati i primi 7 Km della Strada del Mare

Si riapre con molte certezze in più l’argomento “strada del mare”. Negli ultimi tempi le notizie sullo stato dei lavori di questa sospirata, costruenda strada del Petilino non hanno avuto la rilevanza e il ritmo a cui eravamo abituati fino all’anno scorso. Ultimamente è stata osservata una sorta di scaramantica, silenziosa attesa, dovuta, più che altro, al timore che un incessante tam tam di notizie in merito ai lavori di questo nuovo percorso stradale potesse rilevarsi poco opportuno, tenuto conto delle tante delicate vicende che in passato si sono rivelate motivo di lunghe interruzione dei lavori. Attualmente i lavori stanno procedendo a un ritmo che non conosce sosta, tant’è che giorno dopo giorno si possono notare cambiamenti strutturali della strada molto evidenti; difatti, quella che fino a qualche mese fa sembrava una semplice pista percorribile soltanto dai mezzi dell’impresa, adesso sta assumendo le sembianze di una vera e propria strada […]

I “fatti di Melissa”

“ Intervista a Ciccio Caruso ” Quali sono le circostanze che hanno portato la storia personale di Francesco Caruso ad intrecciarsi con quella collettiva di uno dei momenti più gloriosi vissuti dalle popolazioni del crotonese? Ho cominciato a lavorare in fabbrica, alla Montecatini, che non avevo ancora quindici anni, come apprendista meccanico, perché allora per molti ragazzi, costretti a “chiudere” con la scuola, l’alternativa non era tra il diploma, la laurea o l’impiego pubblico come accade oggi, ma tra fare il manovale o imparare un mestiere. Io ho provato ad imparare un mestiere e fare il meccanico, almeno fino a quando mi è stato possibile, cioè fino alla primavera del 1949, quando, dopo una lunghissima lotta per l’occupazione e la sicurezza sul lavoro, sono stato licenziato in tronco per rappresaglia politica dalla direzione della fabbrica, insieme a due compagni, Enrico Beccuti e Nicola Gaetano. Alla Montecatini avevo ripreso a lavorare […]

L’uomo a cavallo dell’asino

Conversazione con Pietro Ingrao Può accadere a un docente dell’Università della Calabria di essere invitato da un suo studente a svolgere una conferenza-dibattito su Gramsci in un paese della pre-Sila, Pedace, e di scoprire colà sia una preparazione culturale e un’ansia di partecipazione veramente inusuali (egualmente condivisa dagli aderenti alla Sinistra giovanile e dai Giovani comunisti di Rifondazione), sia una “memoria storica” del tutto particolare: il ricordo tenace, evidentemente tramandato tra le generazioni, di Pietro Ingrao. A partire da un episodio lontano nel tempo, e quasi mitico, risalente al 1943, alla lotta clandestina che i comunisti conducevano allora contro il fascismo. ” “ Poiché ritengo che mai come ora la memoria storica sia qualcosa di importante e vada coltivata in tutti i modi, ho chiesto a Ingrao di ricordare per i lettori di Ora locale l’origine del suo rapporto con Pedace e con la Calabria. Cosa che egli ha accettato […]