IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Chi A’, E’…chi non A’, non E’

[21/9/2006] “ La società dell’alfabeto “ Ossia: la prima lezione di mio padre Vincenzo Padula, nel lontano 1870 ci ha lasciato questo breve compendio della società e delle sue leggi. O Lui era veramente profetico, o è vero che il mondo continua girare sempre nello stesso senso… non solo fisico. Ero un garzone su’ tredici anni, col capo pieno zeppo di grammatica, tanto che la parea mi scoppiasse dagli occhi, e col vezzo di sollecitare ogni giorno con un rasoio intaccato i teneri bordoni delle gote, perché si cangiassero in una bella barba, sogno di tutte le mie notti, quando uscii dal seminario per passare in seno della famiglia i due mesi delle vacanze. ” “ E lì mentre vivevo festeggiato dai miei e gonfio di vento per sapere con chiara e sicura voce, tanto che sembravo un campanello, recitare d’un fiato tutte le regole del Portoreale, aspettavo un’occasione di […]

‘Girantuani’ (altrimenti detto: Ciccilluzu i Pulicastru)

La sua semplice vita di vagabondo buono potrebbe assomigliare a tante altre. Anche la sua storia di girovago senza mete potrebbe essere uguale a tante altre, magari a qualcuna finita miseramente nell’indifferenza più assoluta. Clown campestre, maschera dal sorriso snaturato e sofferto, soleva irrompere fra i “fuochi in festa”, dei numerosi gitanti della Domenica, chiedendo sempre le stesse, semplici cose: “ha tìani ‘ ncuna cosa?!” , “ ma dù na sigaretta?!”, magari in cambio di qualche sua goffa e nota performance, che a volte si concludeva, con certe poco nobili “premure” dei gitanti. Personaggio stravagante e misterioso aveva pervaso la sua semplice vita dell’unico valore che conosceva: quello di andare, in assoluta libertà, per le strade del suo mondo, fatto di fiere, pic-nic, feste patronali della provincia. Un mondo fatto anche di qualche frase scontata, qualche incomprensibile canto, e certe goffe ballate dai passaggi spesso malinconici e penosi. “Girantùani”, o […]