IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Veltroni si è dimesso

Walter Veltroni si è dimesso: Un gesto fuori dal normale in un mondo in cui solo la morte mette fine alle carriere politiche. l’ho votato alle elezioni politiche scorse proprio perchè gli avevo riconosciuto una autorità morale che gli veniva dall’essere avvezzo a comportamenti coerenti con le idee di cui era portatore. Lo avevo votato per il messaggio di coraggio che il suo “andiamo da soli” rappresentava in un mondo dove l’imperativo categorico è quello di non perdere da soli per poter scaricare le responsabilità sugli altri. Mi ero sentito onorato di far parte di quello che in un articolo di quei giorni avevo definito il popolo di Veltroni. Quel popolo che era andato a votare anche contro l’apatia dei dirigenti periferici del “Partito” che doveva sostenerlo. ” ” Avrei voluto da lui un atto conseguenziale alla sconfitta: dimissioni immediate. Non l’ha fatto… ma ho capito che la sua valutazione […]

Il simbolo di San Mauro

La civiltà di un popolo si vede da come conserva i segni della propria storia. Non ricordo chi ha scritto che la civiltà di un popolo si vede da come conserva, valorizza, e promuove i segni della propria storia. Se questa frase ha un fondamento di verità, il popolo di San Mauro allora è sicuramente agli ultimi gradini di questa scala di valori. Basta guardare le condizioni in cui viene tenuto il simbolo di questa comunità: il campanile dell’Immacolata. Molte sono le fotografie che lo mostrano imponente sopra i tetti di San Mauro come a significare la forza e la tenacia di un popolo che non si rassegna alle avversità. Dall’esterno, e a una osservazione superficiale, questa convinzione può certamente essere motivata. I problemi iniziano quando si prova a osservare con più attenzione, da vicino, e magari dal di dentro, lo stato di salute di questo simbolo. Sono salito in […]

Si ricogghjianu

su’ animali strani ca sulu all’elezzioni ppi miraculu figghianu! Ancunu fissa avia cridutu ch’intra ancunu vuascu s’avianu pirdutu e, poviru ‘nnocenti, daviaru scantatu puru a “chini l’ha bistu” avia tilefonatu. Mo cumincianu a nèsciri, mo si fanu vidiri, su sempri ammianzu i piadi, u ssi puanu scanzari. Prim’eranu mpignati, sempri ntricati, all’interssi vuastri s’eranu ccu tutta l’anima didicati. E ssi prima u rispundianu quandu aducati vua i salutavavu , ud’era c’u bbi carculavanu, eranu l’uacchi vuastri ca si n’gannavanu. Mo su gintili e chjini i cumprimenti e dda famigghjia vostra sanu tutti i cumpunenti, mo sanu l’indirizzu e puru cumi vi chiamati e ddi chira pratica u ssi s’u scurdati. Ca pua cchi bbi cercanu, na cos’i nenti, sulu ppu vvi scurdati, u ri tiniti a menti, quandu mintiti a cruci, cacchjiaticci menti, vicinu u numi sua, u bbi custa nenti. mo è l’unicu momentu ca nua simu putenti, sulu […]