IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Considerazioni intorno al nostro dialetto

Considerazioni intorno al nostro dialetto da parte di una milanese vissuta nel nostro paese. (Cinzia) Tutti gli abitanti del Marchesato parlano il dialetto, e in ogni paese un dialetto ben preciso e in qualche caso molto difficile, il dialetto è parte di loro, della loro vita del loro mondo, è quasi una difesa della propria intimità, è il segno di una appartenenza ad un gruppo ben definito. Dalla mia ricerca è emerso come il dialetto sia una espressione di vita, sia il volto di tutto un paese, come una sintesi in cui si assommano il suo passato, le sue tradizioni e la sua storia. Ogni parola, ogni espressione dialettale, infatti, non ha solo un significato suo proprio, ma anche una sua particolare forza espressiva, ha una sua vivacità, una coloritura particolare, difficile da tradurre per cui non è sempre agevole trovare nella lingua italiana il suo corrispettivo di uguale efficacia. […]

Ti riaguli

Era la frase con la quale, quasi sempre, “”u Zzu peppinu”” Cavarretta rispondeva a quelle persone che con l’idea di mostrarsi gentili a tutti i costi, gli rivolgevano domande che presupponevano riposte scontate o, quanto meno, abbastanza prevedibili. Che senso aveva per esempio domandargli se era stato in campagna quando lo si vedeva passare a cavallo del suo asino, in abiti da lavoro, con il basto carico di armenti e la stanchezza disegnata sul suo volto? ” ” Quale risposta non scontata poteva ricevere chi, vedendolo scaricare i barili del vino, lo interpellava con la domanda: “”Peppì… ha vindumatu?”“ E quando seduto sulla sua sedia accanto all’uscio di casa, all’angolo con piazza carrera, si ritrovava a dover rispondere a domande del tipo: Peppì… ti ripuasi?”“ Forse una persona un pò meno paziente, o un pò più maleducata, avrebbe potuto rispondere in modo più pertinente e conseguenziale: “”No!.. staiu abbaddrandu!”“…Oppure, proprio […]