BENVENUTI IN FRASQUI

C'E' SEMPRE UN MODO DIVERSO DI VEDERE LA REALTA'

Laboratorio Marchesato

” Il Carnevale”

Il Carnevale ha avuto sempre, nelle piccole realtà come la nostra, la funzione taumaturgica della festa liberatoria, a cui i nostri contadini, difficilmente rinunciavano.
A differenza che in altri posti, nei nostri paesi il ricorso alle maschere era abbastanza sporadico e comunque legato più all’abbigliamento che alla mimetizzazione del volto.
Si prendeva in giro il potere utilizzando gli abbigliamenti di questo per cambiare almeno una volta lo status sociale.
I più saccheggiati erano i paramenti sacri e le divise delle forze dell’ordine, ma nella magior parte dei casi, la trasgressione avveniva tramite un cambiamento di sesso figurato dall’uso di vestiti femminili per gli uomini e maschili per le donne.
Una tradizione millenaria era però venuta a scemare nella seconda metà degli anni 50, quando una disgrazia avvenuta proprio nelle serate di carnevale aveva reso questa festa un appuntamento di paura e di apprensione.
Solo negli anni 80 si è ricominciato, ad opera dei ragazzi del “Circolo Nuove Proposte”, un ciclo virtuoso che con i suoi alti e bassi, e poi proseguito fino ai giorni nostri, passando dalla rappresentazione classica della morte di Carnevale, alla costruzione di maschere e di carri allegorici.
Quelle che vedete in queste immagini sono manifestazioni diverse che in questi anni hanno avuto luogo grazie alle varie associazioni che si sono via via succedute.

Il carnevale di “Nuove Proposte” ”

L’inizio degli anni 80 vede una San Mauro straordinariamente piena di ragazzi e di ragazze, studenti e non, accomunati da una voglia di fare che non aspettava altro che di essere indirizzata, forse per disintossicarsi dall’overdose di politica che le generazioni precedenti ormai raccontavano, o, molto più probabilmente, per dare un senso a una serie di potenzialità che rischiavano di perdersi nella noia mortale di un paese che non offriva altro che un tavolino e un mazzo di carte.

E’ una realtà influenzata ormai pienamente legata alle mode televisive nei suoi lati esteriori ma con una mentalità che non riesce a svincolarsi da una tradizione contadina che tende a bloccare gli aspetti che considera traumatici del modernismo dilagante.

Il mondo giovanile sente il bisogno di dimostrare nei fatti che il loro essere moderni non significa soltanto trasgressione ma, molto spesso, è anzi il tentativo di recuperare la parte migliore delle proprie tradizioni dandogli però una visibilità nuova in un mondo in cui, invece, il consumismo dilagante tenderebbe alla loro disintegrazione.

E’ anche un messaggio a tutte quelle forze della rassegnazione che vorrebbero fargli assumere le forme devianti come forme di riscatto sociale o comunque di rivolta contro il sistema.

In una casa diroccata, facendo ordine tra le macerie, e difronte a un fiasco di vino e un piatto di salsicce e pancetta arrostite ad un fuoco di fortuna, nasce il circolo “Nuove Proposte”, che sarà insieme il motore dell’organizzazione culturale dei giovani di San Mauro nei primi anni 80, e lo stimolo alla nascita di altre iniziative sociali nel nostro paese.

Il Carnevale che vedete illustrato in questo album è una delle prime iniziative di questi ragazzi.

“ Nevicate a San Mauro ”

San mauro sotto la neve non è uno spettacolo abitudinario,.

Quanti anni abbiamo aspettato inutilmente che le nuvole bianche che si addensavano sulla Sila si decidessero a spostarsi un pò più a sud per imbiancare le nostre strade e le nostre case.

Quante volte non abbiamo fatto in tempo a vedere i nostri tetti imbiancati perché la poca neve portata dal vento durante le fredde notti di tramontana si scioglieva al primo sole dell’alba.

Quante volte abbiamo sentito ripeterci lo sconfortante responso dei nostri vecchi che ci ammonivano sul fatto che la tramontana non porta la neve al nostro paese.

Quante volte ci siamo meravigliati nel sentire che la neve a San Mauro doveva arrivare da Crotone e quindi da sud – est, e non dal nord dove nel nostro subconscio collettivo doveva per forza trovarsi il freddo.

Poi, quasi sempre a sorpresa, con cadenza che rasenta il decennale, il grecale si decide a scaricare su questo lembo dello Jonio le sue caterratte di neve, e allora ecco uno spettacolo difficilmente descrivibile se non attraverso le immagini.