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Laboratorio Marchesato

 Il Cavaliere come specchietto per le allodole

Prendo spunto dalla serie di domande poste nel forum da Carmine per esprimere un po’ più compiutamente la mia idea sulla prossima tornata elettorale.
Comincio con il rispondere in un blocco solo a tutte le domande: sui temi proposti non c’è una proposta chiara ed univoca del Centro Sinistra.
Ma vado oltre. Non solo non c’è, ma non può esserci e non si ha neanche la benché minima volontà di trovarla.Sul fatto che non ci sia c’è poco da dire: l’unico obbiettivo è sbattere fuori dal governo l’odiato “nemico” comune Berlusconi” . Questo fattore, oltre che unificante, è anche mimetizzante e questo lo rende oltremodo interessante sia come selvaggina che come specchio per le allodole.Mi spiego meglio:il vero problema non è sbattere fuori Berlusconi ma perché, ovvero, quali siano le motivazioni vere che accomunano tutto il Centro – Sinistra sotto questa bandiera. Se il motivo è quello relativo all’incapacità di questo soggetto di governare, allora i mezzi messi in campo dalla corazzata “Unione ” mi sembrano davvero spropositati: un governo che governa male viene mandato a casa dagli elettori senza che ci sia bisogno di fare eccessiva opera di convinzione. Se il motivo attiene all’etica di governo della cosa pubblica il discorso no si discosta di molto: è vero che con Berlusconi si è raggiunto il massimo in fatto di pagliacciate e soddisfacimento di tornaconti personali, ma non mi sembra che da questa parte il ricambio sia stato così evidente rispetto agli scandali della cosiddetta “prima repubblica”. Se proviamo, come alla fine del film, a confrontare l’elenco dei protagonisti della prima repubblica con i protagonisti della seconda le uniche differenze le troviamo tra quelli che nel frattempo, solo per ragioni anagrafiche, non possono “per cause di forza maggiore” più esserci.
Se i protagonisti sono gli stessi allora è evidente che la colpa di Berlusconi può essere solo quella di aver strappato la sedia a chi ci si sedeva da secoli e la considerava ormai di proprietà.
Non sarò certamente io a difendere il Cavaliere, ma non mi va neanche di attaccarlo solo per fare un piacere a chi vuole prendere soltanto il suo posto per continuare con metodi diversi a mettermela in quel posto.
L’unica differenza che riesco a trovare tra il governo Berlusconi e un qualsiasi governo del passato sta nel metodo con cui sono state somministrate le supposte alla classe dei lavoratori. I primi lo facevano senza fartene accorgere, il secondo invece, come nell’indole del personaggio, spettacolarizzando il più possibile la somministrazione. Per il resto il cetriolo non è che abbia cambiato direzione e l’ortolano continua a riceverlo.
Se quindi il vero motivo attiene all’etica, bisognerebbe dare un messaggio chiaro a tutti quei personaggi che ancora popolano la riva sinistra della politica italiana con la non ricandidatura alle elezioni. Ma questo non sarà sicuramente possibile perché qualcuno degli esclusi potrebbe far rilevare il ruolo di Prodi nei passati governi Democristiani o di Centro Sinistra.
Il vero motivo quindi non può essere, o almeno non può essere soltanto l’etica percui Berlusconi cessa di essere selvaggina e assume il ruolo di specchietto per le allodole.
Dietro l’obbiettivo unificante della sconfitta del cavaliere si nasconde l’incapacità di tenere assieme “l’Unione” su un progetto unificante. Perché il problema non è trovare il punto di mediazione pur sempre necessario in politica, quanto trovare elementi di chiarezza sui punti programmatici delle singole componenti dell’Unione e del Centro Sinistra.Non riusciamo a sentire una sola affermazione chiara sui diversi argomenti sul tappeto da nessuno dei protagonisti dei diversi partiti, figuriamoci se possiamo pensare a una possibile mediazione.
Quando l’altra sera nella “terza camera dell’insetto” a Prodi è stato chiesto di dire cosa ne pensava dei finanziamenti alla scuola privata, si è ristretto talmente da sembrare un cotechino piuttosto che una mortadella.
Su tutti gli argomenti che hai posto la risposta è diversa e si caratterizza solo per la capacità del personaggio di turno di svicolare tutta a mancina come, e meglio, di Spedy Gonzales.
Il risultato di tutto questo è un quadro desolante sui cui lati della cornice sono posti i seguenti attori:
Il vertice politico del Centro Sinistra: Si fida dei sondaggi e cavalca la scia dello scontento generale.
Il popolo di Centro Sinistra: Non si fida dei sondaggi, non si fida dei suoi capi, ma ha troppa paura di dover passare ancora 5 anni con questa Armata Brancaleone.
I vertici del Centro Destra: Si fidano dei sondaggi e cercano di recuperare posizioni utili qualunque sia il risultato
Il popolo di Centro Destra: I sondaggi li fa tutti i giorni incontrando la gente sul lavoro e al supermercato ma tende a dare tutte le colpe al Cavaliere per non dover ammettere il fallimento dei capi
Dentro la cornice una frase:
“Mala tempora currunt ppe nuautri”