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C'E' SEMPRE UN MODO DIVERSO DI VEDERE LA REALTA'

Laboratorio Marchesato

[19/8/2006]

” Le posizioni politiche univoche del Centro Sinistra

“ Il Medio Evo della politica ”

Il Medio Evo della politica
Intendo ovviamente riferirmi a quella parte del Medio Evo che vedeva nella barbarie la sua dominante specifica, ma, conoscendo la storia, so già in anticipo che rapportare la nostra condizione politica attuale a questo periodo storico, è un azzardo comunque.
Anche i periodi più bui del Medio Evo, servirono comunque a far nascere le condizioni per la realizzazione di eventi determinanti per la sopravvivenza dell’umanità.
Quelli che invece non si riescono a vedere adesso sono proprio i germi di un nuovo Rinascimento.
O forse il “disegno” è talmente complicato e nascosto, da non poter essere compreso da noi poveri mortali.
Certo che è difficile per una persona dotata di un minimo di intelligenza riuscire ad ascrivere ad un “disegno” superiore le vicende politiche internazionali. Ancora meno si riescono a comprendere le iniziative “sadomasochistiche” del nostro governo e, in specialmodo di alcuni suoi ministri.
Ma se gli atti di questi possono ascriversi al rango di “alta politica”, difficili da comprendere per i comuni mortali, a quale rango possiamo ascrivere le “danze Titaniche” dei nostri governanti regionali, provinciali, e comunali?

  1. Come comprendere altrimenti il continuo bla, bla, sul sesso degli angeli dei nostri politici, mentre la Calabria affonda, speronata non da un nemico invisibile, come per il Titanic, ma dal peso spropositato e immorale del nostro opportunismo e dalla cura manicale del proprio “particulare”?
  2. Come definire altrimenti il deserto prospettico in cui sono costrette a vivere le nostre giovani generazioni a cui non riusciamo a trasmettere nemmeno sogni su cui cullarsi?
  3. Come spiegare altrimenti il cronico spopolamento dei nostri paesi?
  4. Come capire altrimenti l’aria di sfascio che circonda la nostra esistenza?
  5. Come pensare altrimenti che tutto non sia frutto di un destino “cinico e baro”, che ha deciso di accanirsi contro questa terra?
  6. Come accettare altrimenti un “pantano” politico che non permette più di distinguere la Destra dalla Sinistra, gli onesti dai disonesti, gli utili dagli inutili?
  7. Come riuscire altrimenti rimanere coerenti con i propri ideali, quando la realtà che ti circonda fà di tutto per renderli, inutili, anacronistici, e perfino autolesionistici?

Non riesco a trovare una soluzione a tutte queste domande e ad altre che, per le persone che soffrono oltre che dal punto di vista spirituale, anche sotto il profilo meramente materiale, sono sicuramente più urgenti e gravi.
Ed è proprio questo senso di impotenza che rende irreale e frustrante il nostro agire quotidiano, che pervade i nostri ragionamenti, che ci impedisce di vedere la luce oltre il buio senza stelle in cui sopravviviamo.
Ma la sopravvivenza fine a se stessa non dovrebbe più far parte della condizione umana, essendo naturalmente relegata al mondo animale e vegetale.
E allora…..
“Che fare….”