IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

U puarcu

  Ho una lunga serie di immagini che riprendono tutte le fase della “festa del maiale”. Si perchè per le persone della mia generazione e di tutte quelle precedenti l’uccisione del maiale era veramente la vera festa dell’anno. Evito di pubblicarle perchè potrei urtare la sensibilità di animalisti, vegani, vegetariani e piccoli amanti di questi graziosi animaletti che adesso sono diventati animali di compagnia. Anche noi gli volevamo bene a questi animaletti… li andavamo a trovare tutti i giorni e gli portavamo a “vrudata”, che non era un pappa a cinque stelle ma era una vera vitamina per i prosciutti. Gli andavamo ad accarezzare ogni giorno il pelo e gli cantavamo le canzoncine che inneggiavano alla loro crescita sana e magra. Li facevamo “grastare quando era il momento” e per questo i nostri genitori spendevano soldi che avevano messo da parte proprio per questo evento, o, “favaluari e ciciri” appositamente […]

Scarponi

Scarponi on Flickr. Tanti anni fa, 36 per la precisione, alla fiera di Mulerà (Rocca Bernarda – KR), con la mia vecchia Zenit M mi divertivo a cercare inquadrature insolite, provando a imitare in modo alquanto bislacco grandi autori della fotografia italiana e meridionale in particolare. Il vecchietto che vendeva gli scarponi militari, ridendo, mi disse che era la prima volta che i suoi anfibi provavano l’emozione della fotografia, ma in fondo era un suo modo per coprire la sua vera sensazione che era più attinente alla mia sanità mentale. Io avevo capito il lato nascosto della risata ma rimasi colpito dal garbo col quale il commerciante mi aveva dato del matto. Continuai a girare per la fiera con l’euforia di chi indossa un abito nuovo e scopre che gli sta benissimo addosso….il fotografo in fondo è un matto che si illude di fermare il mondo! Il vecchietto è rimasto […]

Certe sere in Calabria…

Certe sere in Calabria… on Flickr. Certe sere in Calabria sembra che la natura voglia prendersi gioco di noi, sembra imprimere nel cielo un timbro a colori per certificare che la vita, in fondo, è bella. Sembra divertirsi a coprire di sera quello che di giorno ci illumina spietata con un riflettore di miliardi di watt. Sembra lo faccia apposta: di giorno ci fa vergognare di noi stessi e poi la sera ci riempie il cuore di speranza. E la mattina continua al risveglio come a dirci che non era solo un sogno e che, se avessimo voluto, avremmo potuto continuare a godere della bellezza della nostra terra. Se solo avessimo voluto…. infatti!