IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Bifolchi, giumentieri, pastori, caprari e vaccari

da “Il Bruzio” VI. Bifolchi, giumentieri, pastori, caprari e vaccari Noi diciamo in Calabria jumentari e gualani a quelli che in Toscana si addimandano giumentieri e bifolchi; e, stante i ristretti termini in che l’industria equina è tra noi, pochi sono i giumentieri, ma più numerosi i bifolchi, e numerosissimi i pastori ed i vaccari. Il bifolco entra al servizio del massaro e del massarotto a patto di avere all’anno dieci tomoli di frumentone, e due di grano, cinque lire al mese, ed un paio di zanpitte o calandrelle. E’ la calandrella una foggia di calzare, fatto d’un limbello di cuoio bovino concio in allume, cui si è tolto il carniccio, e si è lasciato il pelo, e che messo sotto la pianta si lega sul dosso del piede con corde di lana, che dal greco Krokìs, ìdos si dicono crocili. ” ” La calandrella lascia nudo il calcagno; ed […]