IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Cugghjiandri

Macari ccu ra miandula… E’ uno degli ultimi eredi di una tradizione onorevole che ha forgiato centinai di affamati alla conquista del cibo e, quando non di questo, all’esercizio del potere del più forte all’interno del “branco”. Ma, una volta, questo esercizio atavico dei bambini, sotto tutte le latitudini e in tutte le epoche, aveva come premio “U Cugghjiandru”, (il confetto) e il comando del gruppo sulla base delle quantità raccolte. Erano molte di più le braccia predatrici, delle mani elargitrici; Erano poche le donne che si potevano permettere di buttare “cugghjiandri ccù ra miandula” e molte invece quelle che usavano quelle con la pasta, agri riciclando quelli che i figli avevano raccolto alla cerimonia precedente. E, del resto, era proprio la conoscenza della geografia della ricchezza del paese a rendere alcuni ragazzi più scaltri e meno usi all’insuccesso: Sapere in anticipo davanti a quale porta o balcone era conveniente […]

Cugghijandri

Cugghijandri on Flickr. E’ uno degli ultimi eredi di una tradizione onorevole che ha forgiato centinai di affamati alla conquista del cibo e, quando non di questo, all’esercizio del potere del più forte all’interno del “branco”. Ma una volta questo esercizio atavico dei bambini, sotto tutte le latitudini e in tutte le epoche aveva come premio “U Cugghjiandru”, (il confetto) e il comando del gruppo sulla base delle quantità raccolte. Oggi invece, altri sono i… “premi” e altri i… “riferimenti” da conquistare. La beata innocenza di un gesto antico colto da un occhio che aspettava con ansia, magari soltanto di riviverlo, senza la pretesa di riuscire ad immortalarlo attraverso la sua protesi …”digitale”.