IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Cartoline

Ci sono nel mio archivio cimeli che hanno una importanza documentale di valore inestimabile in prospettiva storica. Questa cartolina, una pittografia del 1942, mostra alcuni particolari che la memoria degli uomini non potrebbe mantenere senza un riferimento visivo. Per molti dei sessantenni di oggi il campanile con la piccola campana è presente nella parte più recondita della loro memoria ma nessuno di loro saprebbe riprodurlo su carta senza l’ausilio di un’immagine. Tutti risponderebbero con la nostra espressione tipica: “Mu ricuardu cumi nu suannu”. Ecco la bellezza della fotografia: riportare le cose nella loro dimensione reale togliendole dall’evanescenza del sogno; in questo consiste quello che in “Rettangoli di memoria” descrivevo come il suo farsi dovumento, fonte certa, necessità fondativa per la nostra comunita. Ho trovato immagini del nostro passato nella spazzatura, ho rovistato le discariche come un affamato in cerca di cibo. Ho provato un senso di smarrimento di fronte alla […]

Antichi sapori

C’è una memoria dei sapori che rimane nella testa e diventa come una cartina di tornasole ogni qualvolta si risentono certi odori o semplicemente si rivedono scene e azioni che riconducono a queste reminiscenze. E’ in quel momento che si avverte un corto circuito mentale tra la memoria e il desiderio: quei sapori, quegli odori non possono più ritornare e la memoria diventa il luogo della nostra tortura.