IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

In attesa

In attesa on Flickr. Stavano li in attesa di un destino programmato prima ancora che nascessero… il loro dover essere spose e madri prima che donne. La speranza inconfessabile di poter sposare quel giovane che si era dichiarato con gli occhi senza aver ancora varcato lo scalino di casa. Le preghiere sottovoce perchè questo accadesse prima che altri trovassero aperta quella porta… prima che altri potessero scegliere per loro. Quel tenersi per mano in cerca di un sostegno nella paura dell’altra… in cerca di quel coraggio che sapevano non avere. In tutti quegli occhi la speranza di una vita migliore di quella che vivevano nel loro presente. Nel loro sorriso un unico nascosto desiderio: Non rimanere zitelle.

A Discipula

A Discipula on Flickr. Le mani della “Discipula”. Mani meno intarsiate dall’azione del tempo, un’agilità di movimento di un’età che ha vissuto abbastanza per rendere automatici i movimenti necessari all’uso sapiente del ferro. Mani mosse dalla passione per un’arte faticosamente appresa… ma quasi presaghe di essere il termine ultimo dell’arte. Mani in grado di mostrare le meraviglie create…ma non più in condizione di insegnare… non ci sono più “discipule”!

A Mastra

A Mastra on Flickr. Nastasia è la “Mastra”… le sue mani intessono i nodi con i ferri del ricamo, dell’uncinetto, della calza da più di ottanta anni… le sue dita eseguono le varie operazioni richieste con un ritmo sempre costante…le pause sono solo esplicative… gli occhi hanno il diritto di controllare il risultato, anche se queste dita sarebbero capaci di lavorare con precisione senza la guida degli occhi. Il tempo non riesce ad avere ragione di queste mani… ogni movimento è guidato dalla memoria… una memoria troppo allenata per farsi mettere da parte dall’invecchiamento esteriore. Una memoria che le parole non riescono a conservare.