IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

Il volto

Il volto on Flickr. Il volto …ed Egli si manifestò a me sul muro senza proferir parola che le labbra eran serrate… ma gli occhi no, questi parlavano e con essi dicea: Non vedi o mortale quegli che altri non vede? Lo tuo arnese ciclopico ti fa veder quegli che ad altri è impedito? In fondo è come da bambini, quando alla luce delle candele, vedevamo sui muri le ombre di personaggi fantastici e riconoscevamo in esse personaggi di fiabe e racconti. Era la nostra televisione e il nostro cinema al tempo della corrente a go gò. E’ la continuazione del gioco di interpretazione delle macchie di umidità che omparivano sui muri e sulla masonite del tetto: volti che solo noi riuscivamo a vedere e a riconoscere, frutto dell’incastro casuale tra i nostri sogni ad occhi aperti e le paure inconfessabili in un tempo in cui era vietato avere paura.

Solo me ne vo per la città

Solo me ne vo on Flickr. Solo me ne vo per la città passo tra la folla che non sa che non vede il mio dolore cercando te, sognando te, che più non ho. Ogni viso guardo e non sei tu ogni voce ascolto e non sei tu Dove sei perduto amore? Ti rivedrò, ti troverò, ti seguirò. Io tento invano di dimenticar il primo amore non si può scordar è scritto un nome, un nome solo in fondo al cuor ti ho conosciuto ed ora so che sei l’amor, il vero amor, il grande amor. Solo me ne vo per la città passo tra la folla che non sa che non vede il mio dolore cercando te, sognando te, che più non ho.

A rulletta…

Soccorso 2011 on Flickr. La “rulletta” e i Vitale: un binomio inscindibile per San Mauro e per la festa del Soccorso. Quando la sera, la “stazza” apprezzabile della pancia di Vitale, sormontata da un viso rubicondo e gioioso, si piazzava dietro la ruota e dichiarava aperti i giochi, si poteva dire che la festa era finalmente cominciata. Dall’altra parte della strada, sotto il balcone di Mastro Titta, all’incrocio con via Ugo Foscolo, si piazzava “u Mutu” con i suoi dadi e il gioco delle tre carte quasi a fare da contraltare dei “poveri” al gioco dei “ricchi” .E la differenza era visibile a occhio nudo tra i signori che facevano qualche puntata quasi distratta, sotto gli occhi di osservatori tanto attenti quanto squattrinati, alla “rulletta”, e le urla che si levavano dall’altro crocchio done le puntate avvenivano tra contestazioni, parolacce e bestemmie che coinvolgevano tutti: Mutu, giocatori e osservatori. Da […]