IL MATERIALE E L'IMMAGINARIO NELLA CULTURA DEL MARCHESATO CROTONESE

A scirchijatu a terra…

Ha scirchijatu a terra… guardava la terra che calpestata e mormorava parole che avevano un suono e un senso atavico e familiare ma di un tempo troppo lontano per me, o forse soltanto segno di reminiscenze troppo in fretta messe in disparte. Parole come cornici contenenti stampe ingiallite e macchiate dal tempo ma ancora comprensibili solo a chi quei posti o quelle storie le ha viste e le ha vissute anche soltanto come inconsapevole spettatore… forse colpevolmente inconsapevole! “L’alivi stanu carricandu e serva l’acqua”…E la frase che, detta dopo un tempo interminabile rispetto alla prima, sembra senza senso, ma riporta a un tempo che ha le lancette dell’orologio  sintonizzate sulle necessità della terra prima che sulle nostre. Un orologio perpetuo che segue è non anticipa l’eterno ritorno dell’uguale…l’orologio del rito che rende ridicolo quello delle previsioni. La terra, la pianta, il frutto …. e poi l’uomo che finalmente osserva consapevole […]

40 anni di fotografia

40 anni di fotografie…Una seconda vita… una storia infinita di fotogrammi che scandiscono come un orologio di celluloide e di pixel ogni giorno di questi lunghi 40 anni. Ho nella testa una lanterna magica che gira continuamente illuminando lo schermo della memoria come un vecchio carosello diaporama degli anni 70. La lanterna gira continuamente facendo scorrere momenti e storie che solo io riesco a distinguere senza bisogno di rallentare il vortice che altri non potrebbero sopportare… e poi, come in una proiezione dia,  il telecomando si aziona per fermare la sequenza su quel fotogramma che mi riporta indietro nel tempo… In fondo la fotografia è una macchina temporale individuale dove la realtà storica si fa tutt’uno con il film impresso nella memoria. Ed in questi momenti che la macchina fotografica cessa di esistere lasciando il posto alla macchina virtuale presente nella mente del fotografo. Senza questa macchina mentale l’immagine fotografica […]

A mia nonna – Le donne di una volta

Nonna Rosa on Flickr. Il vento non favoriva le pose volute ma mia nonna non era di certo ben disposta a porsi davanti all’obiettivo, soprattutto con l’abbigliamento da lavoro. Non era certo un problema di trucco ne di acconciatura, che l’ordine tra i capelli era sempre il primo pensiero del mattino e l’unico cosmetico era la saponetta, rigorosamente “Camay”. Era unvece un senso dell’ordine che era prima di tutto predisposizione a… C’era un tempo per ogni cosa e la fotografia non era compresa nelle attività importanti… era un vezzo da lasciare a giovani donne in cerca di “zzitu” o da momenti di inattività… che del resto non erano neanche mentalmente programmabili. Non si annoiava di certo mia nonna e la giornata aveva sempre meno ore delle necessarie ma, del resto, il vocabolo “stress” non era diventato ancora di moda, e il “tempo libero” non è mai entrato nel suo vocabolario. […]